E’ ancora
possibile fare la spesa al supermercato con i buoni pasto elettronici? In molti
si saranno fatti questa domanda, visto che da giorni circolano notizie
allarmistiche sulle novità subentrate dal 1° luglio sui buoni pasto.
Altroconsumo chiarisce: la novità vera è che ci sono meno tasse su quelli
elettronici, il cui valore esentasse passa dai 5,29 euro del cartaceo a 7 euro.
Il mondo della finanza, delle banche, dei mercati internazionali, delle news economiche in una descrizione chiara momento per momento
giovedì 30 luglio 2015
lunedì 27 luglio 2015
Intesa San Paolo: arriva la condanna del Tribunale di Milano
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“Non è
corretto da parte della Banca convenuta l’aver predisposto, utilizzato ed
applicato clausole anatocistiche passive nei conti correnti dei consumatori a
partire dal 1/1/2014”: è quanto scrive il Tribunale di Milano che, con
ordinanza del primo luglio, ha inibito a Intesa Sanpaolo ogni forma di
capitalizzazione degli interessi passivi e ogni pratica anatocistica in tutti i
contratti di conto corrente con i consumatori. Prosegue in questo modo la
campagna Stop Anatocismo lanciata dal Movimento Consumatori, che aveva promosso
il procedimento cautelare.
Carte di credito: le differenze fra le diverse carte
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domenica 26 luglio 2015
Banche: i prestiti sono sempre una chimera!
Un’agenzia
bancaria su quattro non offre un mutuo al consumatore pur con reddito cospicuo
(4000 euro mensili) e contratto a tempo indeterminato. L’80% degli istituti
impone di aprire un conto corrente presso la propria filiale, il 24% delle
agenzie costringe a sottoscrivere una polizza vita da loro venduta, il 17%
applica il vizietto alla polizza incendio. Sono questi alcuni dei risultati
dell’indagine condotta da Altroconsumo in 155 agenzie bancarie di 10 città e
trasmessi all’Antitrust, a Bankitalia e Ivass.
sabato 25 luglio 2015
Banche: tempi certi per farci cambiare conto: ma rispettano le regole?
Dal 26 giugno
le banche hanno dovuto offrire tempi certi e rapidi ai clienti che volevano cambiare
conto, fornendo indennizzi in caso di ritardi. Ma la realtà è un’altra:
nonostante Banche e Poste abbiano avuto tre mesi di tempo per adeguarsi alle
nuove norme, che prevedono l’obbligo di concludere la procedura di cambio entro
12 giorni lavorativi, le informazioni al cliente sono ancora fuorvianti, i
moduli mancano e le procedure non tengono conto della nuova legge. E’ quanto è
emerso dall’inchiesta realizzata da Altroconsumo.
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