venerdì 29 luglio 2016

Equitalia chiude e i dipendenti si lagnano: come mai non lo facevano quando la gente finiva sul lastrico?



Con la scusa che noi dobbiamo fare il nostro lavoro, molti dipendenti Equitalia, dall'alto del potere loro conferito hanno trattato molti contribuenti con indifferenza, qualche volta fin'anche con arroganza insensibili alle istanze di chi si vedeva pignorata una casa, rischiava di finire sul lastrico per una semplice segnalazione che poi aveva effetti sulle banche col risultato di far fallire la propria azienda e mandare in strada i propri dipendenti. Molti di questi dipendenti non hanno mai alzato la voce nei confronti dei loro capi affinché si attuassero politiche più vicine ai contribuenti, alla gente comune che soffriva, fino a quando…


Fino a quando è bastato un semplice proclama del Governo che ha annunciato la chiusura di Equitalia per vedere scendere in strada i dipendenti dell'Ente che verrà soppresso. Le Organizzazioni sindacali dei dipendenti di Equitalia infatti si sono mobilitati in massa per paura che gli oltre 8.000 fra addetti e dipendenti potessero subire qualche conseguenza, dimenticando che Equitalia non verrà abolita, ma sarà assorbita dallo Stato che tramite l'Agenzia delle Entrate curerà sia i controlli che gli accertamenti che il recupero delle somme vantate.

Le proteste portate avanti dai dipendenti – commenta Luigi Gabriele di Affari Istituzionali di CODICI – non sono sostenibili. Quelli che oggi scendono in piazza perché si sentono sfruttati e abbandonati, sono gli stessi che dinanzi all’invio delle cartelle esattoriali errate, non hanno alzato una voce né mosso un dito. Anzi, l’invio massivo delle suddette cartelle veniva incentivato da premi produzione: i dipendenti hanno, dunque, anteposto il loro interesse personale a quello più grande dei cittadini. Le conseguenze sono tristemente note: un numero altissimo di suicidi, la chiusura del 25% delle imprese e la situazione drammatica in cui si sono visti costretti milioni di italiani”.



E' facile fare i forti coi deboli e i deboli coi forti, quando si tratta però di immaginare astrattamente sulla propria pelle cosa significa perdere il lavoro e finire per strada, forse è la volta che cominciamo a capire le ansie di quanti qualche mese prima ci imploravano di fronte alle loro tragedie umane e ci esortavano ad essere più comprensivi e sopratutto ci supplicavano di aiutarci.
Giuliano

Fonte: Help Consumatori

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