Penso
siano ormai in pochi a non sapere bene cosa possa significare
l'iscrizione del proprio nominativo alla banca dati gestita dalla
Centrale Rischi ove attingono istituti quali il Crif, Eurisc e
quant'altro. Esserne finiti dentro con note negative significa venire
spiazzati immediatamente fuori dalla possibilità di ottenere credito
in Italia, cosa già difficoltosa anche in presenza di una buona
posizione in banca dati e, fatto ancor più grave, vedersi i propri
conti correnti scoperti o affidati chiusi dalla sera alla mattina con
rientri immediati e perdita dei beni posti a garanzia. Dunque un
grave danno che ha ridotto sul lastrico negli ultimi anni centinaia
di piccole e medie imprese. Ma esiste oggi un'importantissima strada
che da la possibilità, senza troppe difficoltà, di essere
cancellati dalla Centrale Rischi
della Banca d'Italia e/o altre banche dati del sistema c.d. "Eurisc".
A
tracciare questa importante via di fuga ci ha pensato il Tribunale di
Milano il 14 aprile scorso prevedendo un procedimento cautelare ex
articolo 700 del Codice di Procedura civile che consente tale
cancellazione. Ovviamente essendo una strada da percorrere solo
mediante il ricorso in Tribunale il giudice deve accertarsi che
l'istanza contenga quegli elementi tali che contemplino la necessità
da parte del ricorrente di essere cancellati, altrimenti, ad esempio
la sua azienda, subirà perdite irreparabili così come si dovranno
verificare i requisiti necessari per accedere a tale procedura. In
quest'ultimo caso il giudice si accerta che la sofferenza cui è
andata incontro l'azienda è causata da una difficoltà economica
transitoria e non certo cronica la cui cancellazione dalla banca dati
consentirà alla stessa di tornare alle sue performance di un tempo.
I
presupposti del procedimento
fondano l'azione sul fumus
boni iuris e
il periculum
in mora.
Un presupposto questo fondamentale anche tenuto conto che la
segnalazione del cittadino nella Centrale Rischi quale cattivo
pagatore comporta danni gravissimi immediati e nel tempo con
conseguente difficoltà anzi
si direbbe assoluta impossibilità
di accesso a nuove linee di credito per
un tempo lunghissimo sufficiente a fargli chiudere l'azienda o
qualsiasi altra attività esercitata.
Giuliano
Nessun commento:
Posta un commento