giovedì 30 giugno 2016

Cancellazione Centrale Rischi: da adesso è tutto molto più semplice







Penso siano ormai in pochi a non sapere bene cosa possa significare l'iscrizione del proprio nominativo alla banca dati gestita dalla Centrale Rischi ove attingono istituti quali il Crif, Eurisc e quant'altro. Esserne finiti dentro con note negative significa venire spiazzati immediatamente fuori dalla possibilità di ottenere credito in Italia, cosa già difficoltosa anche in presenza di una buona posizione in banca dati e, fatto ancor più grave, vedersi i propri conti correnti scoperti o affidati chiusi dalla sera alla mattina con rientri immediati e perdita dei beni posti a garanzia. Dunque un grave danno che ha ridotto sul lastrico negli ultimi anni centinaia di piccole e medie imprese. Ma esiste oggi un'importantissima strada che da la possibilità, senza troppe difficoltà, di essere cancellati dalla Centrale Rischi della Banca d'Italia e/o altre banche dati del sistema c.d. "Eurisc".


A tracciare questa importante via di fuga ci ha pensato il Tribunale di Milano il 14 aprile scorso prevedendo un procedimento cautelare ex articolo 700 del Codice di Procedura civile che consente tale cancellazione. Ovviamente essendo una strada da percorrere solo mediante il ricorso in Tribunale il giudice deve accertarsi che l'istanza contenga quegli elementi tali che contemplino la necessità da parte del ricorrente di essere cancellati, altrimenti, ad esempio la sua azienda, subirà perdite irreparabili così come si dovranno verificare i requisiti necessari per accedere a tale procedura. In quest'ultimo caso il giudice si accerta che la sofferenza cui è andata incontro l'azienda è causata da una difficoltà economica transitoria e non certo cronica la cui cancellazione dalla banca dati consentirà alla stessa di tornare alle sue performance di un tempo.

I presupposti del procedimento fondano l'azione sul fumus boni iuris e il periculum in mora. Un presupposto questo fondamentale anche tenuto conto che la segnalazione del cittadino nella Centrale Rischi quale cattivo pagatore comporta danni gravissimi immediati e nel tempo con conseguente difficoltà anzi si direbbe assoluta impossibilità di accesso a nuove linee di credito per un tempo lunghissimo sufficiente a fargli chiudere l'azienda o qualsiasi altra attività esercitata.


Giuliano

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