sabato 10 ottobre 2015

Bisogno soldi? Meglio un prestito o una cessione del quinto?





Prestito normale o cessione del quinto? Ad incidere su questa scelta è l’età: bastano 10 anni in più o in meno per optare per il prestito o per la cessione del quinto. Lo ha scoperto l’Osservatorio SuperMoney, che ha esaminato le caratteristiche dei circa 100mila utenti che hanno inoltrato un preventivo per un prestito sul portale fra ottobre 2013 e marzo 2014. All’origine della differenza tra chi richiede l’una o l’altra tipologia di finanziamento, oltre alla fonte di reddito, c’è anche la scelta di opzioni più flessibili per il credito al consumo. L’età media di chi richiede un prestito personale è 40 anni, basta compierne 50 per preferire invece la cessione del quinto dello stipendio.
 



L’età media di chi opta per la cessione del quinto è determinata dal fatto che questa tipologia di prestito è riservata a dipendenti a tempo indeterminato, del pubblico o del privato, e ai pensionati, sicuramente più “grandi” rispetto ai lavoratori atipici o autonomi, i quali invece possono rivolgersi unicamente al mercato dei prestiti personali.


Tuttavia, isolando le professioni comuni a entrambe le categorie di prestito – dipendenti a tempo indeterminato del privato, statali o dipendenti pubblici, pensionati Inps, ex Inpdap o di altri enti previdenziali, personale delle Forze Armate – emerge appunto un divario di circa 10 anni fra chi sceglie la cessione del quinto e chi i prestiti personali.


“Se il passaggio dai 40 ai 50 anni può a volte cambiare la vita, di sicuro sembra influire sulla propensione al rischio di chi richiede un prestito – ha commentato Andrea Manfredi, Amministratore Delegato di SuperMoney – I dati lasciano supporre che la maturità porta a scegliere forme di indebitamento tradizionali, aperte presso le banche o direttamente attraverso il proprio ente previdenziale”. “Al contrario i più giovani – prosegue Manfredi – sanno che possono rivolgersi al web per ottenere prestiti personali meno costosi e più flessibili, che prevedono ad esempio sistemi per il salto della rata o per la gestione via web. La scelta tra cessione del quinto e prestito personale non è quindi solo legata all’appartenenza a una certa categoria di lavoratori, ma a una diversa confidenza rispetto alle novità del credito al consumo”.

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